Claudio Ranieri questa sera è stato intervistato dalle telecamere di Fox Sports per commentare il titolo della Premier League ottenuto con il Leicester City e questa fantastica e trionfale stagione con le Foxes. Qui vi riportiamo le dichiarazioni del tecnico romano:
Lunedi a Stamford Bridge tutti i tifosi tifavano per lei e tutti i tifosi italiani, compresi quelli delle sue ex squadre, hanno tifato Leicester per tutta la stagione..
“Siamo entrati piano piano in questa atmosfera. Abbiamo sentito il calore di tutti gli italiani, spagnoli e di tutto il mondo che si è affezionato alla mia squadra. E’ una cosa che ci fa molto piacere. Mi vogliono bene i miei ex tifosi. Quando ho avuto un pò di tempo sono andato a vedere il Chelsea a Stamford Bridge e ogni volta tutti mi hanno sempre ringraziato, salutato e fatto il tifo per noi”.
Qual è stata l’occasione o la partita del “ce la facciamo davvero”?
“Forse è stata la partita all’Etihad contro il Manchester City, per avere vinto e avere vinto in quel modo. Quella penso sia stata la scintilla che abbia convinto i miei ragazzi. Anche perchè noi non abbiamo mai parlato di titolo nello spogliatoio. Ho sempre detto ai miei ragazzi di giocare di partita in partita, rimanendo determinati. Ho avuto la fortuna di avere sempre undici titolari ed altri ragazzi che mi garantivano sempre la loro presenza e il loro massimo impegno in campo. Possiamo dire che abbiamo giocato praticamente sempre in quattordici. Siamo stati costanti tutto l’anno. La gara con il City è stata l’occasione che ha dato ai ragazzi la consapevolezza che qualcosa poteva accadere davvero”.
Lei ha sempre ricercato un titolo come questo… Lei e la sua squadra avevate la stessa fame?
“Sono orgoglioso di questa squadra. A inizio stagione spesso andavamo sotto ma abbiamo sempre recuperato e lottato fino all’ultimo secondo della partita. Questa forza e voglia di lottare ce l’avevano già loro fin dalle prime gare di stagione”.
Il momento più emozionante è la gara con il Sunderland?
“Li’ c’è stato un momento di commozione e dalla televisione sembrava che piangessi ma non ho pianto in realtà. Non so quanti tifosi e tifose anziane erano venute a vederi in trasfereta quel giorno. Quando vedi tutte quelle “vecchine” che erano venute a seguirci….Li’ ho detto: ‘Bisogna ringraziare queste signore che credono in noi’…”
Cosa ti ha colpito di più del Leicester in questa stagione?
“La grande organizzazione che hanno. Sono un piccolo club ma hanno a disposizione tutto. Tre operatori per i video, tre osservatori personali oltre a tutti gli scout. Insomma, tutto magnifico”.
E “Dilly Ding Dilly dong”?
“E’ un richiamo che faccio ai ragazzi quando mi accorgo che cala la concentrazione in allenamento. Ma è diventato famoso più per l’assonanza che per l’uso che ne ho fatto. Questi ragazzi sono stati fantastici per tutta la stagione”.
Il prossimo anno intanto la Champions. Come l’affronterete?
“Sarà una battaglia perchè i ragazzi non ci sono mai stati. Avrò bisogno di una squadra dedita al sacrificio totale. Vedremo come organizzarci se con una o due squadre per le competizioni”.
Verranno da tutti Italia per festeggiare il Leicester. Cosa dici ai tifosi italiani?
“Sono molto contento di ciò e li ringrazio tutti pubblicamente”.
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