“In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta“: è così che Al Pacino sprona i suoi ragazzi prima della sfida finale nel celebre film “Ogni maledetta domenica”. Possiamo dire che anche nel calcio moderno è tutta una questione di centimetri o, per meglio dire, di chilometri, come andremo a scoprire in questa analisi, che ripercorre le grandi differenze tra due stili completamente diversi di intendere il calcio, quello british, con poca tattica e tanta corsa, e quello made in Italy, basato più sugli schermi e sull’impostazione che sull’aspetto fisico. Bene, con questo preambolo volevamo introdurre questo confronto tra due modelli, uno in forte ascesa, uno nobilmente in decadenza: sarà perché si corre così tanto che la Premier è così avvincente?
Vi siete mai chiesti quanti metri percorre un giocatore di calcio in un partita? E chi è il giocatore più veloce d’Europa? E il maratoneta della Serie A? In questa classifica troverete tante sorprese, tanti nomi che non vi aspettavate e che forse neanche conoscevate.
Partiamo con l’analizzare la Premier League, come già detto famosa per la sua intensità e per la sua fisicità: lo stesso Leicester pone le basi su questi due fattori, iniziando dallo stesso Vardy, uno dei calciatori più veloci del campionato inglese. In testa alla classifica delle formazioni per km percorsi fino alla 25esima giornata troviamo il Bournemouth, neopromossa sulla quale Calciopremier.it ha recentemente pubblicato un esilarante focus per festeggiarne la salvezza anticipata (clicca qui per leggerlo), che ha totalizzato 3060,6 km totali, per una media di 117,7 km a partita, che ne fanno la squadra più in movimento della lega. Al secondo posto troviamo il Tottenham, con i suoi 3003,8 km percorsi, con una media di 115,5 km per match, che evidenziano come i Cherries abbiano raggiunto la salvezza letteralmente “di corsa”, staccando notevolmente le avversarie, che al terzo posto di questa classifica sono rappresentate dal West Bromwich Albion, che ha totalizzato 2917,5 km in campionato, per una media di 112,2 km. Dalla quarta posizione, occupata dal Liverpool, in poi, le distanze di assottigliano: possiamo evidenziare il Leicester, che al venticinquesimo turno aveva percorso 2674,3 km, con una media di 110,6 km per gara. Detto questo, andiamo a vedere chi, in Italia, corre di più: i dati sono impietosi rispetto alla Premier League, con il Bologna che, sempre al venticinquesimo turno, aveva percorso in media 108,4 km a partita (facendo una previsione, circa 2711,5 km totali), staccandosi di ben 349,1 km dal Bournemouth. Seconda squadra per distanza percorsa in Serie A è il Napoli di Sarri, da sempre dedito al pressing alto, che si adagia dietro ai rossoblù con 2684 km, seguito dalla Lazio con 2679, che portano la media delle due squadre rispettivamente a 107,4 e 107,2 chilometri a gara. In quarta posizione c’è il Chievo, che supera di 0.1 km a partita la Juventus, alla quale seguono Sassuolo e Fiorentina con 105,5 e 105,2 km a partita, con i Viola che hanno totalizzato alla venticinquesima di campionato ben 2629 km complessivi. Insomma, la forbice tra la Premier League e la Serie A è larghissima in questo senso…

Quali sono invece i giocatori più veloci dei due campionati? In Italia, secondo una ricerca di Tuttosport, i tre sprinter sarebbero Gagliolo, Felipe Melo e Zaccardo, che avrebbero raggiunto una velocità di punta di 41,38 km/h: ora, questi dati appaiono improbabili, denigrati dallo stesso difensore del Carpi ex Milan, che ha twittato “quella velocità non la corro manco col motorino“. Come facciamo a stabilire chi è il velocista italiano? L’argomento è complesso e ci sono tanti criteri per stabilirlo, ma la maggior parte porterebbe a risultati diversi: certo è che, con la partenza di Gervinho, Salah avrà un avversario in meno in questa speciale classifica. Secondo una ricerca della EA Sports, sarebbe Biabiany il calciatore più veloce della Serie A: vicino al francese ci sarebbe Cuadrado, mentre sul gradino più basso del podio troviamo Bruno Peres, del quale ricordiamo il coast-to-coast che portò al gol nel derby. Felipe Anderson, Keità, Tello, lo stesso Salah, ma anche Di Gaudio e Mbakogu nelle prime posizioni. Secondo Sky, il calciatore che percorse il maggior numero di metri nel minor tempo possibile fu Luciano, quando ancora si faceva chiamare Eriberto e giocava nel Bologna, che con un viaggio da area ad area di 80 metri in 9,02 secondi, segnò contro il Venezia, toccando i 31,93 km/h. Sempre secondo una ricerca dell’emittente, solo l’accelerazione di Cristiano Ronaldo contro il Siviglia supera quella del brasiliano, diventato poi bandiera del Chievo.

Ed in Premier invece? Sempre prendendo questi dati per il valore che possono avere ed il modo più o meno efficace con il quale sono stati raccolti, nella speciale classifica del campionato inglese troviamo, al primo posto, chi se non lui, Jamie Vardy, con i suoi 35,4 km/h raccolti dal sito della stessa Premier e raggiunti nella sfida contro il West Ham. Al secondo posto c’è un altro ragazzo della truppa di Ranieri, Schlupp, con solo 0,1 km/h in meno dell’attaccante inglese, che staziona in seconda posizione grazie alla galoppata nella gara contro il Bournemouth, che ha visto realizzare anche la velocità toccata da colui che chiude questo terzetto, ovvero il Black Cats Billy Jones, con i suoi 35,1 km/h. Fuori dalla top-ten Walcott, Bellerin e Lennon, tanto per citarne alcuni. Ma sarà vero?

Oltre alla già citata assenza dei velocisti più famosi, altri risultati fanno nutrire dubbi riguardo a questi dati raccolti dalla EA. Intanto, su dieci scattisti, la metà è del Leicester capolista. La squadra di Ranieri è infatti un mix di quantità e qualità, potenza (è settima nella prima classifica) e velocità. Un organismo unico, capace di avanzare e rientrare all’unisono. La seconda è più curiosa: vanno bene le presenze di Vardy, Schlupp, Jones, Moses… giocatori che, già a guardarli, ti danno l’idea di poter raggiungere velocità elevate nella corsa a brevissimo termine. Ma Wes Morgan? Difensore centrale, fisico non proprio longilineo… fa effetto vederlo lassù tra i razzi del campionato a discapito di Deulofeu e Sterling. La motivazione, se proprio vogliamo azzardare, può stare nel fatto che un esterno passa l’intera partita a correre, facendo lo scatto decisivo solo nel caso di estremo e nitido bisogno… stesso scatto che può fare un centrale difensivo per recuperare un pallone, magari lasciando a bocca aperta tifosi e commentatori. Un unico scatto che, per vincere il duello in velocità con l’avversario, deve per forza essere più fulmineo del contendente.

Chiudiamo, infine, con il parlare degli stacanovisti: chi sono i calciatori che, singolarmente, corrono di più durante una partita? Il record stagionale europeo arriva proprio da casa nostra, dove Marcelo Brozovic, centrocampista dell’Inter, ha totalizzato la cifra monstre di 17,81 km nella semifinale di Coppa Italia contro la Juventus: sebbene il croato abbia avuto a disposizione 120′, anche contando solamente i tempi regolamentari egli ha corso più di tutti, 13,8km, superando Milner, adesso secondo nella classifica stagionale con 13,56km.
Insomma Serie A, per dirla alla Tiziano Ferro, il mondo va veloce e tu stai indietro?
GIACOMO BRUNETTI – RUGGERO ROGASI