Se chiediamo ai più di descriverci in poche parole il calciatore Ryan Giggs, i più potrebbero dirci “campione”, “bandiera”, “leggenda”. Ma anche “recordman” o, addirittura, “traditore”.
Non corriamo troppo, in un senso molto figurato. L’ex giocatore gallese è sempre stato un esempio di professionalità sia per i compagni di squadra, sia per gli avversari, ma nella sua vita si è reso partecipe di un paio di cambi inaspettati che hanno anche influenzato la sua vita calcistica, come anche di episodi nella vita privata non consoni alla figura del giocatore modello.
Nasce a Cardiff, nel Galles, il 29 novembre del 1973, ma il suo nome completo è “Ryan Joseph Wilson”, e aveva la cittadinanza inglese. Il primo cambio, quindi, avvenne al compimento della maggiore età, nel 1989, quando cambiò il cognome, prendendo quello della madre, e la cittadinanza gallese a causa dei difficili rapporti con il padre.

E prima, tra il 1985 e il 1987, la sua vita calcistica l’ha iniziata nelle giovanili del Manchester City, prima di passare allo United!
Fa il suo esordio assoluto in Premier League il 2 marzo del 1991, contro l’Everton e nell’ottobre successivo anche in Nazionale, con il Galles. Ma è nella stagione 1992-1993 che inizia ad essere una pedina importante per i Red Devils di Alex Ferguson, con 41 presenze in campionato, mentre la successiva è la sua prolifica (nei confini inglesi) con 13 reti, complice anche la posizione più avanzata, da ala sinistra.
Mancino, dimostra subito una grande intelligenza tattica e visione di gioco, capace di applicarla nel suo ruolo di esterno sinistro, ma anche in altri ruoli come il centrocampista centrale e, in alcune occasioni, anche come trequartista. La sua personalità lo trasforma in un leader nel corso degli anni, tanto che diventerà capitano del club e della sua Nazionale. I suoi numerosi successi lo portano in auge nel mondo del calcio, comprese due Champions League nel 1999 e nel 2008.

Nella stagione 2013-2014, l’ultima della sua carriera, diventa all’esonero di David Moyes allenatore-giocatore (anche se era già assistente dell’allenatore) per poi chiudere definitivamente a maggio per rimanere come vie allenatore, insieme a Van Gaal, fino allo scorso maggio, con l’arrivo di Mourinho (personaggio non gradito dal gallese).
Conta 64 presenze in Nazionale Gallese, con 12 reti, e 4 con la Nazionale del Regno Unito creata apposta per le Olimpiadi di Londra del 2012.
Nel maggio del 2011 fu protagonista di uno scandalo, in cui venne scoperta la sua relazione extraconiugale con Imogen Rhodri e un’altra di 8 anni con la moglie di suo fratello. A passare da gran signora fu la moglie del giocatore, Stacey, che perdonò il marito per tutte le sue marachelle, ma rischiò di perdere numerosi accordi contrattuali con i suoi vari sponsor.

Ma in base ai suoi grossi cambiamenti vien da pensare a due domande: e se il gallese Ryan Giggs non fosse mai esistito, come se la sarebbe cavata l’inglese Ryan Wilson, magari in forza addirittura al Manchester City?
Non lo sapremo mai, ma sta di fatto che il gallese Giggs ha regalato a molti appassionati di calcio grandi, grandissime emozioni.
RUGGERO ROGASI
Twitter @RuggeroRogasi
Le altre Nostalgie dl 2000:
-Portiere: Edwin van der Sar
-Difensore: Rio Ferdinand
-Difensore: Jamie Carragher
-Difensore: Sol Campbell
-Esterno destro: David Beckham
-Centrocampista: Steven Gerrard
-Centrocampista: Robert Pires