Ci sono giocatori che nella loro carriera non si sono fatti mancare nulla, sia a livello di club sia a livello di Nazionale. Tra questi c’è di sicuro Robert Pires, ex calciatore francese che tra il 2000 e il 2006 ha militato nell’Arsenal.
Classe 1973, di padre portoghese e madre spagnola, nasce in Francia, a Reims, dove inizia nel 1991 la sua carriera calcistica come attaccante. Passa poi, a 19 anni, al Metz, dove vince il suo primo titolo (la Coppa di Lega Francese) e rimane fino al 1998, anno in cui passa al Marsiglia e si abbassa di posizione, diventando un trequartista. Due anni al Velodrome e arriva la chiamata dell’Arsenal di un altro francese, Arsene Wenger, dove inizia la storia che davvero ci interessa. Diventa un esterno sinistro, pur mantenendo le sue doti di visione e inserimento da giocatore più centrale. Qui si toglie le soddisfazioni più grandi, con sei stagioni a livelli altissimi, 79 reti e 30 assist in 274 partite e 7 titoli tra cui due campionati. In particolare la seconda Premier League vinta, quella della stagione 2003-2004, è quella dll’Arsenal degli Invincibles: nessuna sconfitta, 26 vittorie e 12 pareggi, miglior attacco e miglior difesa del torneo e Thierry Henry vincitore della classifica marcatori. La stessa fortuna non si ripeté nelle coppe, con le eliminazioni precoci in FA Cup e Champions League.

Una volta scaduto il suo contratto con i Gunners va in Spagna, al Villarreal, dove combatte anche con un brutto infortunio al ginocchio che lo tiene fuori per quasi tutta la sua prima stagione col Submarino Amarillo (2006-2007). Nel 2010 torna in Inghilterra, all’Aston Villa, dove gioca un anno prima di ritirarsi (quasi) definitivamente dal calcio giocato. Nel 2013 infatti firma un contratto annuale con gli indiani del Goa, con cui gioca 8 gare prima di appendere, stavolta per davvero, gli scarpini al chiodo.

Tanta fortuna nei club, ma anche tantissima gloria con la Nazionale. Esordiente nel 1996, due anni dopo vince il mondiale casalingo battendo in finale il Brasile per 3-0 e due anni dopo si ripete nell’Europeo in Belgio e Olanda, battendo in rimonta, al Golden Goal, l’Italia. Con i Bleus totalizza 79 presenze e 14 reti, ma la sua avventura si chiude nell’ottobre del 2004, per decisione del ct Raymond Domenech. Le ragioni del suo allontanamento hanno radici astrologiche: il bizzarro allenatore aveva rapporti difficili con i giocatori nati sotto il segno dello scorpione.
Chissà come sarebbe andata la notte di Berlino del 9 luglio del 2006, se Pires fosse stato in campo contro l’Italia…

RUGGERO ROGASI
Twitter @RuggeroRogasi
Le altre Nostalgie del 2000:
-Portiere: Edwin van der Sar
-Difensore: Rio Ferdinand
-Difensore: Jamie Carragher
-Difensore: Sol Campbell
-Esterno destro: David Beckham
-Centrocampista: Steven Gerrard