22 Marzo 2016,ore 19.07

Per Mr. Skeffington la cura per il cancro è il Leicester

Tony Skeffington
Il calcio – e se state leggendo queste righe diffcilmente la penserete in modo diverso – è lo sport che più di tutti gli altri è in grado di regalare sogni, emozioni e colpi di scena. Il caso di Tony Skeffington, tuttavia, si discosta leggermente dalla norma.
Da sempre sfegatato supporters del Leicester, Tony è afflitto da una gravissima forma di cancro, tale da portare i medici, appena un anno fa, a prevedere che il suo organismo avrebbe ceduto nel giro di quattro settimane. Previsione non azzeccata, fortunatamente. Secondo quanto riportato dall’intervista che Mr Skeffington ha recentemente rilasciato al The Sun, pare che l’uomo avesse risposto ironicamente (ma, alla luce dei fatti, nemmeno troppo) ai medici come il suo più grande desiderio fosse quello di rimanere in vita “almeno” fino al momento in cui il Leicester fosse stato campione d’Inghilterra. Il caso, unico nel suo genere, ha attirato l’attenzione di tutta la tifoseria delle Foxes, e non solo.
Tramandato da voce in voce, infatti, l’agrodolce situazione legata a Mr Skeffington ha fatto il giro dell’intero Regno Unito, passando inevitabilmente anche dalle orecchie di Vardy e compagni, i quali, capitanati da Andy King (idolo di Tony), hanno fatto recapitare al 51enne un gagliardetto del club comprensivo delle firme di tutta la rosa. Piccolo premio di consolazione, in quanto la malattia ha talmente debilitato l’uomo da impedirgli addirittura di salire su un aereo per volare al King Power Stadium e vedere così dal vivo i proprio beniamini.
Ha parlato al The Sun anche la moglie di Tony, dichiarando affettuosamente come, secondo la sua credenza, sia lo stesso club, tanto amato da Tony, a tenere in vita il marito. Queste le sue testuali parole, riportate da Gazzetta.it: “Quando i giocatori hanno saputo la storia, hanno voluto spedire a Tony un gagliardetto con gli autografi di tutta la squadra e Andy (King, ndr) ci ha aggiunto anche una sua foto. Sono convinta che sia il Leicester a tenere in vita Tony”. Di seguito, invece, un lampante estratto dell’intervista all’uomo: “Mi interessa molto di più che la squadra conquisti il titolo – ha confessato il fedelissimo Foxes – e spero di restare in vita abbastanza a lungo per riuscire a vedere quel momento”. Parole passionali, ai limiti dell’estremo. Parole che mostrano quanto l’amore per il calcio possa essere salvifico, relazionato all’esistenza di chi lo vive.

Se in quel di Leicester la vittoria finale non è più, a sette giornate dal termine, un’utopia, la storia di Mr Skeffington non potrà che essere un altro meraviglioso incentivo per realizzare un sogno sempre più vicino a tramutarsi in realtà. Per fare la storia. Anche quella di Tony.

 

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