In Inghilterra gli allenatori Italiani sono ormai un’istituzione e vengono trattati come un vero e proprio patrimonio dai club e dai tifosi. Nel corso degli ultimi anni sono stati tantissimi i manager nostrani a trovare fortune in Inghilterra, basti pensare ad Ancelotti e Mancini, vincitori della Premier League rispettivamente con Chelsea e Manchester City, a Di Matteo che da traghettatore proprio dei Blues nel 2012 sollevò la prima, storica e inaspettata Champions League del Club di Londra.
Nella passata stagione invece è stato Claudio Ranieri a trionfare in Premier League con il suo Leicester, compiendo probabilmente la più grande impresa calcistica della storia moderna. Lo stesso anno un altro guru della panchina italiana raccoglie fortuna in terra Inglese, Guidolin infatti arrivò sulla panchina dello Swansea (squadra Gallese che milita in Premier League) con la squadra 17ª in classifica e in 16 partite raccolse 27 punti, salvando comodamente i cigni.
In questa stagione alla colonia di allenatori Italiani si sono aggiunti Antonio Conte e Walter Mazzarri, due che per qualche anno in Serie A hanno lottato per un obiettivo comune: lo Scudetto.
L’impatto dei due allenatori nel campionato più bello del mondo però è stato diametralmente opposto.
Il primo è già diventato un idolo dalle parti di Stamford Bridge per la grinta e la carica agonistica che trasmette alla squadra, e perché no, anche per la teatralità con cui interpreta le partite e vive, caratteristica che da quelle parti avevano già apprezzato in un certo José Mourinho.
Il tecnico livornese che quest’anno ha preso il posto di Sanchez Flores sulla panchina del Watford, la squadra dei Pozzo, sta avendo diversi problemi di ambientamento al calcio inglese e i risultati ne sono la prova lampante.

I RISULTATI
Le prime partite di campionato del tecnico toscano non sono entusiasmanti, ma ci può stare, nella prima un prezioso pareggio esterno sul campo di un agguerrito Southampton, con i Calabroni che subiscono per tutto il secondo tempo a causa di un’espulsione rimediata da Watson, ma riescono comunque a portare a casa un punto.
Alla seconda giornata è già tempo di uno scontro fra manager italiani: a Vicarage Road fa visita il Chelsea di Antonio Conte, fresco di vittoria allo scadere contro il West Ham, in uno dei tanti derby di Londra. Il copione sarà più o meno lo stesso, con i Blues che rimontano nel finale lo svantaggio e vincono con gol di Batshuayi e Diego Costa al 80′ e al 87′. Una sconfitta che ci può stare per la squadra di Mazzarri, ma che comunque fa male per il modo in cui è maturata.
Ieri sera però il Watford si è reso protagonista di una brutta figura, perdendo ai supplementari contro il piccolo Gillingham (Terza Serie inglese) e venendo eliminato dalla League Cup, non sono mancate quindi le critiche all’allenatore italiano, in Inghilterra e in Italia i giornali dopo la sconfitta hanno titolato: ” Figuraccia Mazzarri”. È iniziato una specie di piccolo processo nei confronti dell’allenatore, che come spesso succede è stato individuato come il più grande colpevole.

LE CRITICHE MOSSE A MAZZARRI DURANTE QUESTI PRIMI MESI
Verso metà luglio, dopo appena qualche giorno di preparazione il diciannovenne attaccante del Watford Sinclair usò parole al vetriolo per spiegare i metodi di allenamento del tecnico livornese durante il ritiro pre-campionato e al Daily Mail dichiarava: “Dobbiamo sempre stare in albergo e fare avanti e indietro con il campo di allenamento, alcuni ragazzi non sono molto entusiasti”
Inoltre a Mazzarri viene imputato il fatto che non sappia parlare bene l’inglese, nonostante ciò il tecnico l’anno scorso si era trasferito in Inghilterra proprio per imparare la lingua, ma durante la prima conferenza stampa e nelle seguenti è apparso piuttosto impacciato e con un registro linguistico che dire elementare è un eufemismo. Avendo dunque delle difficoltà di comunicazione con la squadra che faticherebbe a seguirlo e forse anche per questo i primi risultati dei Calabroni sono stati così negativi.
Nonostante questo processo mediatico la panchina dell’allenatore livornese sembra stabile e immaginiamo che per uscire da questo momento di crisi Mazzarri si aggrapperà ai suoi fedelissimi : Behrami, Zuniga e Britos e ai tantissimi calciatori che hanno militato nel campionato italiano e che adesso giocano per lui.
Urge un’inversione di tendenza immediata, perché il Watford deve salvarsi e ha bisogno di risultati, il tecnico toscano è avvisato: da adesso non si può più scherzare, bisogna iniziare a vincere.
MAURIZIO MUGLIA
REDAZIONE
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