Il Manchester United continua a far fronte alle difficoltà economiche, dovute alla mancanza di successi, con nuovi licenziamenti che seguono l’attenzione crescente sulle loro finanze e sulle perdite subite negli ultimi anni.
Il mese scorso, in risposta al malumore dei tifosi per l’aumento dei prezzi dei biglietti a Old Trafford, il club ha dichiarato: “Stiamo attualmente registrando perdite significative ogni anno – per un totale di oltre 300 milioni di sterline negli ultimi tre anni. Questa situazione non è sostenibile e, se non agiamo ora, rischiamo di non rispettare i requisiti del Fair Play Finanziario nei prossimi anni, con un impatto significativo sulla nostra capacità di competere sul campo”.
La scorsa settimana, i conti trimestrali del club hanno rivelato una perdita di 27,7 milioni di sterline per il periodo, con il profitto operativo in caduta libera da 27,5 milioni a soli 3 milioni di sterline.
Uno dei costi più pesanti evidenziati nei bilanci riguarda la decisione di estendere il contratto di Erik ten Hag come allenatore la scorsa estate per poi esonerarlo, insieme al suo staff tecnico, dopo appena nove partite di questa stagione. Tale scelta è costata al club circa 10,4 milioni di sterline.
Questi dati confermano la necessità del club di intervenire per risanare le proprie finanze e garantire la stabilità economica, mentre il futuro della gestione sportiva resta incerto.