04 Aprile 2016,ore 11.03

Lo scandalo doping in Gb colpisce anche la Premier?

Sunday Times Doping

Il Sunday Times lancia una bomba destinata a far riflettere ed a far parlare: Mark Bonar, medico conosciutissimo a Londra, avrebbe prescritto negli ultimi sei anni epo, ormoni per la crescita e steroidi a tantissimi sportivi di svariati sport. Il protagonista si ritiene estraneo ai fatti, ma la testata giornalistica dice di avere il filmato in cui Bonar si dichiara colpevole. Arrivano quindi le nubi sulla Premier, che potrebbe essere colpita da uno scandalo riguardante calciatori inglesi e non. Secondo quanto raccolto, l’agenzia doping britannica, la Ukad, non sarebbe intervenuta, ma è stata aperta comunque un’indagine per far luce sulla vicenda. A svelare questo giro di malaffari sarebbe stato un atleta squalificato nel 2014 che avrebbe voluto vendicarsi.

In Inghilterra si è già scatenato un putiferio: se da una parte il ministro per la cultura e per lo sport John Whittingdale ha aperto un’inchiesta definendosi “scioccato e profondamente preoccupato dalle accuse“, l’Ukad ribadisce di non aver giudisdizione su una clinica sportiva privata e di non aver potuto agire con controlli ad hoc, passando il compito al General Medical Council. La “talpa” racconta però di aver inviato le prove all’agenzia antidoping e che questa non sarebbe intervenuta.

Il nodo della vicenda sarà difficile da sciogliere: Bonar ammette di aver assistito atleti ma con sostanze non proibite e per veri problemi di salute, mentre il Sunday Times avrebbe filmato di nascosto la prescrizione di doping e quant’altro, smentendo di fatto la tesi del dottore. Ironia della sorte, anche l’Ukad ha avviato un’indagine indipendente, poichè essa è stata nominata non solo titolare delle procedure antidoping ai Giochi Olimpici che si svolgeranno in estate a Rio, ma anche di supervisionare il sistema russo dopo il recente scandalo.

In Premier si è subito pensato a difendersi ed a rimpallarsi le colpe: Leicester, Chelsea ed Arsenal, insieme al Birmingham in seconda divisione, hanno fatto sapere attraverso comunicati la loro estraneità ai fatti, poichè non a conoscenza di eventuali legami tra i propri tesserati e il dottor Bonar. L’Arsenal si definisce “estremamente amareggiato per le accuse prive di fondamento“, mentre i Blues ammettono di “non esser mai ricorsi ai servizi del dottore e di non essere nè a conoscenza nè in possesso di alcun documento che provi che i propri giocatori siano stati curati o siano ricorsi ai suoi servizi“. Anche il Leicester ha smentito, dichiarandosi estraneo alle accuse del giornale, che intanto è stato preso sul serio al punto, come già detto, da aver fatto aprire un’indagine.

L’esca che nel filmato ha strappato la confessione di Bonar è ignota, ma con questa copertura ha fatto sì che il Sunday Times abbia scoperto che pure un altro medico fa parte di questo giro.

La Football Association ritiene le accuse molto serie, l’Ukad, finanziata dal Governo con sette milioni annui e fino ad ora elogiata per la propria trasparenza è nella bufera.

Il doping è arrivato in Premier? 

 

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