17 Maggio 2016,ore 13.51

Ranieri si racconta ad House of Football: ecco cosa ha detto!

Ranieri titolo

Claudio Ranieri si è raccontato ad House of Football, in onda su Fox Sports: “Quando saranno passati altri giorni riuscirò a capire ancora di più: rivedendo le immagini sarò ancora più emozionato”. “E’ un fatto unico, l’ho sempre detto ai ragazzi, già da Natale. Gli altri non sono continui come noi, proviamoci: non dicevo mai cosa, loro però lo avevano capito. E’ speciale aver fatto tutto questo, ho iniziato la mia carriera da dilettante, sono venti anni che lavoro ed adesso ha un sapore speciale, posso godermelo ancora di più di quando sei più giovane. Quando ho preso in mano la coppa ho cercato di essere il più freddo e razionale possibile, ma quando mi rivedrò tutti i video sarà ancora più bello”. Poi racconta il giorno della festa: “Sensazione stupenda quando sono uscito dal tunnel, già con Bocelli ero emozionato: mi parlava di ciò che provava, quando ha cantato è stato incredibile”. Sul ritorno a Stamford Bridge di ieri: “Ritornare con il Chelsea che mi fa la passerella d’onore, Abrahmovich che mi aspetta dentro agli spogliatoi e mi abbraccia, tutto molto emozionante”. Poi alcune dichiarazioni sulle rivali: “Sarò sincero, ho capito che il Tottenham sarebbe stata una grande avversaria guardando una tua trasmissione (House of Football, presentata da Di Canio): lo decantavi, ma quando loro si avvicinavano noi andavamo via, questo deve essere stato duro per loro. Arsenal e Manchester City hanno un valore di giocatori enorme, anche il Chelsea ieri lo ha dimostrato”. Racconta poi i segreti della stagione: “Io credo che noi siamo stati bravi ad essere determinati su ogni pallone, eravamo indomiti, è stata una delle chiavi della nostra impresa. Qualche grande non ha fatto la grande, questo ci ha permesso di fare un campionato stratosferico: dovevamo essere salvi, lo eravamo già a Natale”. Parlando della sua carriera, ammette: “Non dico che non ci speravo più nella vittoria, ma mi hanno dato qualcosa di importante”. Ranieri risponde poi ad alcune domande riguardanti la sua squadra: “Se dovessi andare a cena non so chi sceglierei: il più bizzarro è Vardy, ma parla troppo veloce. Parla come gioca (ride). Forse Kantè, perchè non parla mai, sarebbe l’occasione per farlo. Per una birra al pub, invece, dovrei portarli tutti quanti, perderei lo spogliatoio (ride). Nel mezzo ad una rissa non so chi sceglierei per difendermi. Una volta ci fu un’incomprensione con un allenatore nel girone di andata, al ritorno dissi: Wasilewski da una parte, Morgan dall’altra”. Ranieri prosegue: “Il più simpatico è Vardy, ha sempre la battuta pronta, quando inizio a parlare nei meeting lui sa quello che sto per dire. Non abbiamo mai avuto screzi: come fai con un’annata del genere?”. Lo stimolo del gruppo è importante: “Non vi rimprovererò mai niente, vi mostrerò i filmati e capirete”. Ranieri racconta del lavoro prima della partita: “Loro in allenamento hanno la stessa intensità della partita, nelle ultime tre giornate Wasilewski si è reso protagonista di un’entrata facendo mettere sei punti ad Okazaki”. Una battuta sui vestiti dei suoi giocatori: “Sono giovani, potrei non capire la loro moda”. Adesso il Leicester partirà per la Thailandia: “Adesso prepariamo una tourneè in Thailandia, sfileremo e troveremo il re. Non faremo partite, andremo anche al mare. Partiamo domani e io torno domenica. Mi sarebbe piaciuto stare di più, forse sfileremo per Bangkok: tutti andranno a Phuket, io voglio andare a vedere i templi”. Poi, una battuta sul presidente: “Conoscete la cultura inglese e quella italiana: il giorno del mio compleanno è arrivato nello spogliatoio con due torte con le candeline. Il giorno del suo compleanno ha regalato ciambelle e birra a tutti i tifosi, comprese le torte prima della partita”. Ranieri racconta poi cosa pensa del suo sosia, che era stato con una sola donna nella vita ed adesso ne ha avute sedici in una settimana: “Menomale l’ha detto (ride), sennò chi la sente mia moglie (ride)! Infine si parla di mercato: “Cerchiamo di avere un doppione per ogni ruolo, mischiando giovani talentuosi a giocatori tecnici, senza stelle, solo giocatori con mentalità e carattere che si sposano con questo spogliatoio. Qui non c’è una stella, qui sono tutte stelle. Ho detto a Mahrez e Kantè che potete fare le vostre esperienze, andando via si può diventare forti o non giocare. Siete talmente bravi che sapete quanto lo siete realmente: con il tempo il Leicester diventerà forte, ma se qualcuno vuole andare via lo accompagno alla stazione. Glielo ho detto, gli altri hanno già il magazziniere, cosa andate a fare. Poi c’è Fuchs, che mi ha fatto il bagno con lo spumante: lui mi dice che si usa anche in Italia, io gli ho detto che sarà il primo ad essere ceduto (ride).

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