19 Marzo 2016,ore 12.00

ITALIANS, Difensori: da Materazzi e Panucci a Darmian e Ogbonna, passando per Santon

Panucci-Santon-Darmian-Difensori-Italians

Grazie al termine “contropiede all’italiana”, molto usato nei tempi d’oro della Nazionale Azzurra, i difensori del Bel Paese sono stati molto ricercati in passato, grazie anche ad una certa maturità tattica sconosciuta in alcuni campionati. Tra questi la Premier League.

Non per dire che in Inghilterra vige il “prendi la palla e pedala”, ma poco ci manca. È un po’ lo spettacolo della Premier: poco catenaccio, poche reti interminabili di passaggi (vedremo come andrà il City di Guardiola l’anno prossimo), tanta corsa e forza fisica. Dritti al sodo.

Quindi puntare su un difensore più “formato tatticamente” poteva rivelarsi una buona mossa per cavarsela in molte situazioni.

È per questo che i difensori italiani, mediamente, hanno avuto discreti risultati in Premier.

Si va dai primissimi Festa e Pistone (nel 2007), ai noti Materazzi e Panucci, fino ai più recenti Santon, Darmian e Ogbonna. Da non dimenticare anche Bellusci, Angella e Motta, attualmente militanti in Championship (rispettivamente Leeds, QPR e Charlton).

 

epa04877182 Manchester United's Matteo Darmian in action during the English Premier League soccer match between Manchester United and Tottenham Hotspur at Old Trafford, Manchester, Britain, 8 August 2015. EPA/PETER POWELL EDITORIAL USE ONLY. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 75 images, no video emulation. No use in betting, games or single club/league/player publications

 

COMBATTENTI SI NASCE

Il primo nome che salta all’occhio in ordine cronologico è quello di Marco Materazzi.

Matrix ha passato un anno all’Everton tra le due esperienze al Perugia. Porta, anche vestendo la fascia di capitano, i biancorossi dalla Serie B alla Serie A e passa ai Toffees sotto la guida di Smith, facendosi conoscere per uno dei difensori più tosti, rocciosi e di temperamento della storia dei difensori italiani: titolare indiscusso, colleziona in tutto 27 presenze e una rete. Un po’ poche per un campionato di 38 giornate più le varie coppe? Certo, è stato espulso 4 volte in un anno!

 

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DIETRO I CAMPIONI DI TUTTO (E UN FUTURO CAPITANO)

Altro nome eccellente è quello di Christian Panucci.

Dopo aver giocato (tanto e bene) con Milan, Real Madrid e Inter, passa al Chelsea in prestito dai nerazzurri.

Era un Chelsea pieno di italiani (Cudicini in porta, Di Matteo e Dalla Bona a centrocampo, Zola in attacco e Ranieri, dopo Vialli, in panchina). La sua esperienza inglese dura però solamente 6 mesi: dopo appena 10 presenze (8 in campionato), passa al Monaco per ritrovare confidenza col campo di gioco prima di andare alla Roma, dove diventò il campione che tutti conosciamo.

Ma perché non ha trovato spazio con i Blues? Davanti a Cudicini veniva schierata una difesa a 3: c’erano i due francesi Marcel Deasilly e Frank Lebœuf, reduci dalle vittorie, in Nazionale, di Mondiale ed Europeo, sarebbe stato un sacrilegio toglierli. E il terzo? John Terry, che domande…

 

Football - Chelsea v Arsenal - FA Premier League - 6/9/01 Mandatory Credit : Action Images / Roy Bearsdworth Christian Panucci - Chelsea

 

 

DUE NOTTI DA LEONE

Passiamo ad un giocatore che in auge c’è stato. Dopo un paio di stagioni al top con l’Udinese, Andrea Dossena credeva di aver fatto il grande salto quando firmò per il Liverpool, nel 2008. Sfruttando anche l’infortunio di Fábio Aurélio, il titolare sulla fascia mancina, iniziò anche bene la sua stagione. Poi, però, Aurélio recuperò e il giovane Emiliano Insúa fece vedere le sue doti (in ogni caso un fuoco di paglia), così fu relegato in panchina. Ebbe tempo, però di segnare due gol a due grandi rivali, anche se non molto influenti. La prima rete arrivò in Champions League contro il Real Madrid il 10 marzo del 2009 (gol del definitivo 4-0), quatto giorni dopo segna il 4-1 contro il Manchester United, espugnando l’Old Trafford.

Dopo una parentesi al Napoli andrà al Sunderland, trovando ancora poco spazio, e poi al Leyton Orient, in League One.

 

LIVERPOOL, ENGLAND - Tuesday, March 10, 2009: Liverpool's Andrea Dossena celebrates scoring his first, Liverpool's fourth goal, against Real Madrid during the UEFA Champions League First Knockout Round 2nd Leg match at Anfield. (Photo by David Rawcliffe/Propaganda)

 

 

FIGLIO DELLA FRETTA

Preso dalla “Macheda-Mania”, di cui parlerò più avanti, nel 2009 il Manchester United fece di tutto per strappare alla Fiorentina Michele Fornasier. Dopo una battaglia (anche legale) con la società dei Della Valle, riuscì a prendere uno dei pezzi pregiati della primavera viola, aggregandolo al suo settore giovanile. Classe 1993, temperamento da leader vero, rappresentava la grande scommessa “esotica” dei Red Devils per il futuro della retroguardia della squadra di Ferguson. Passano gli anni, ha successo con la squadra delle riserve, ma la chiamata in prima squadra non arriva mai. Si accaserà alla Sampdoria nel 2013 (dopo la scadenza del contratto con lo United) e poi al Pescara, sempre a zero.

 

fornasier

 

 

ANDATA E RITORNO

Dopo il Triplete con l’Inter e i sei mesi in prestito a Cesena, Davide Santon passò al Newcastle nell’estate del 2011 per 6 milioni di euro. Dopo un mese e mezzo di ambientamento e di recupero da qualche acciacco, esordisce con Megpies e si prende piano piano la maglia da titolare. Grazie alla sua duttilità, Pardew lo fa giocare spesso sulla fascia mancina (ruolo in cui aveva strabiliato tutti anche in maglia nerazzurra non sfigurando nel duello con Cristiano Ronaldo). La seconda stagione è la sua migliore, con 38 partite giocate e una rete (l’unica della sua carriera) contro il Wigan. Poi il calo e qualche problema fisico, fino al ritorno, prima in prestito e poi definitivamente, all’Inter di Mancini.

 

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DA TORINO CON AMORE

Nell’ultima estate ben due difensori italiani sono emigrati in Premier League, entrambi da Torino. Sono Ogbonna e Darmian. Il primo, dalla Juventus, è volato al West Ham, dove si sta togliendo soddisfazioni a non finire: guidati dalle magie di Dimitri Payet, gli Hammers sono al quinto posto, davanti allo United e a soli due punti dal City. Per l’italo-nigeriano 24 presenze e una rete (in FA Cup contro il Liverpool, il gol vittoria al 120esimo minuto!). L’altro, Darmian, viene ceduto dal Torino di Cairo per 20 milioni di euro, confermando la capacità dei granata di saper vendere bene i propri gioielli. Matteo va allo United, 30 presenze finora per lui (anche un infortunio) e nessuna rete in quelli che potrebbero essere i Red Devils più in crisi degli ultimi anni.

 

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IL BILANCIO

A differenza dei portieri, quasi la metà dei difensori italiani sono arrivati in Inghilterra per giocare (6 su 13). I più fortunati sono Festa e Pistone, ma anche Materazzi, Santon e gli stessi Darmian e Ogbonna si sono tolti (e si stanno togliendo) soddisfazioni. Meno fortuna per Ferrari, Panucci e Dossena, addirittura da dimenticare l’esperienza per Fornasier (dopo lo United è andato a fare panchina alla Sampdoria, adesso gioca nel Pescara). Il più sorprendente, probabilmente, è Dossena: poco spazio, ma due gol a due potenze mondiali in soli quattro giorni. Lui c’era, e ha fatto del male.

 

I difensori italiani in Premier League dagli anni ’90 a oggi

Gianluca Festa (Terzino), Middlesbrough, 1997-2002 (102;8), Portsmouth, 2002-2003 (27;1)

Alessandro Pistone (Terzino), Newcastle 1997-1998 e 1999-2000 (106;1), Everton 2000-2007 (52;1)

Marco Materazzi (Centrale), Everton, 1998-1999 (27;1)

Paolo Tramezzani (Terzino), Tottenham, 1998-2000, (6;0)

Christian Panucci (Terzino), Chelsea, 2000-2001 (10;1)

Daniele Daino (Terzino), Derby County, 2001-2002 (2;0)

Lorenzo Amoruso (Centrale), Blackburn Rovers, 2003-2006 (20;3)

Matteo Ferrari (Centrale), Everton, 2005-2006 (11;0)

Andrea Dossena (Terzino), Liverpool, 2008-2010 (31;2), Sunderland 2013-2014 (11;0)

Michele Fornasier (Centrale), Manchester United, 2009-2013 (0;0) solo giovanili

Davide Santon (Terzino), Newcastle, 2011-2015 (94;1)

Angelo Ogbonna (Centrale), West Ham, 2015-ora (24;1)

Matteo Darmian (Terzino), Manchester United, 2015-ora (32;0)

 

Ruggero Rogasi

 

Gli altri Italians

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