In un’altra squadra, con altra compagnia e concorrenza, Heung-Min Son sarebbe un titolare indiscusso e idolo dei tifosi: esterno offensivo dalla grande velocità e capacità di saltare l’uomo, totalmente ambidestro, spirito di sacrificio e la possibilità di giocare anche in mezzo all’area di rigore, sfruttando le sue doti di rapace in un modulo che potrebbe ricordare il “falso 9” ideato da Guardiola ai tempi del Barcellona ma ormai quasi scomparso.
E invece, in casa Tottenham, Son non è né titolare fisso, né idolo dei tifosi. Troppo silenzioso, mai fuori dalle righe, e anche in campo è spesso oscurato dagli altri elementi del reparto avanzato.
Nel 4-2-3-1 di Pochettino, infatti, in avanti ci sono sempre belle parole per la classe di Lamela, la visione di gioco di Eriksen, le stupefacenti qualità di Alli e la freddezza sotto porta di Kane.
E Son?
Qualche giorno fa, è arrivata un’autentica doccia gelata a White Hart Lane: un brutto infortunio alla caviglia di Harry Kane in occasione della partita contro il Sunderland (decisa proprio da lui), che lo terrà fuori dai campi per circa 2 mesi. Il vero e proprio stakanovista della rosa di Pochettino, sempre presente nella scorsa stagione, non potrà dare una mano in una fase importante per gli Spurs, tra Premier League, EFL Cup (il 25 ottobre c’è la partita contro il Liverpool) e nel girone di Champions League.

Bene, senza The Hurricane, ci sta pensando proprio Son a segnare. Nelle ultime due partite, infatti, proprio lui ha preso per mano la squadra e ha iniziato ad essere davvero decisivo: doppietta contro il Middlesbrough (vittoria esterna per 2-1) e il gol partita in settimana contro il CSKA Mosca in Champions League (1-0 sempre esterno). Togliendo la gara di coppa contro il Gillingham (5-0), l’ex Bayer Leverkusen ha segnato tutte le reti del Tottenham da quando Kane si è infortunato. E il primato diventa più prezioso se consideriamo il valore delle squadre affrontate.

L’anno scorso, in tutta la stagione, ha segnato 8 reti in 40 partite complessive. Nelle prime 5 partite stagionali giocate fin qui da giocatore è già arrivato a 5 marcature.
E pensare che in estate, a detta di Pochettino, il giocatore aveva chiesto la cessione a casa della difficoltà di ambientamento in Premier, con lo stesso tecnico che lo avrebbe bloccato, avendo altri piani per il 24enne.
Un colpo di fortuna per tutti.
Son in primis.
RUGGERO ROGASI
Twitter @RuggeroRogasi