08 Febbraio 2025,ore 18.23

Il pagellone del mercato: City e Villa le regine. Quante deluse

guardiola

Come ogni calciomercato che si rispetti ci sono delle squadre promosse, e altre che hanno deluso. Alla fine sarà sempre il campo a parlare, ma è anche utile cercare di capire come le varie dirigenze si siano mosse. Gennaio è un mese complesso, per questo i nostri voti non saranno troppo alti o troppo bassi. Questo è il nostro pagellone del mercato di riparazione in Premier League. Seguiremo l’ordine alfabatico:

ARSENAL: VOTO 5

Partiamo subito con una delle grandi deluse di questa sessione. O meglio, quello più deluso di tutti sarà Mikel Arteta. Il basco non si era nascosto, serve una punta. Gli infortuni di Saka e Jesus, uniti alla attitudine da non bomber di Havertz, erano lì a certificarlo. Ma la società ha scelto la via dell’immobilismo, probabilmente puntando le proprio fiches a giugno. Anche se in realtà il tentativo per Watkins era stato fatto, ma l’inglese era davvero l’unica vera opzione possibile? Il resto della rosa è comunque di livello, ma la mancanza di un numero 9 si farà sentire

ASTON VILLA: VOTO 7.5

Qui il voto invece si alza, e non di poco. A Birmingham hanno fatto le cose in grande. Il reparto offensivo è stato totalmente rivoluzionato, via Philogene e Duran a peso d’oro, dentro Asensio, Rashford e Malen. Lo spagnolo aggiunge qualità e fantasia, oltre a grandi soluzioni balistiche ed esperienza. Malen è un giocatore verticale e duttile come piace ad Emery. Rashford è la grande scommessa di gennaio. Se c’è un allenatore con il quale Rashford può ritrovare la serenità giusta è Emery. Ottimo l’arrivo di Disasi a tappare un buco in difesa, apertosi per i troppi infortuni. Duran come abbiamo detto è partito, una cessione pesante, ma una plusvalenza troppo ghiotta per Monchi. Curiosità per Garcia del Levante sulla fascia

BOURNEMOUTH: VOTO 6

Le cherries stanno disputando una grandissima stagione, e giustamente non hanno toccato il giocattolo di Iraola. Come sempre la società investe su giovani a lungo termine, così si spiegano gli acquisti di Kroupi dal Lorient e Soler dal Lanus. Giocatori che arrivaranno al Vitality Stadium nella prossima stagione. Nessun big è partito, anche se forse una punta, visti gli infortuni di Unal e Evanilson, poteva arrivare. La società ha preferito continuare con Ouattara

BRENTFORD: VOTO 6.5

Il Brentford anche in questa stagione si avvia ad una salvezza tranquilla. Qualcosa che ormai è diventato normale, ma che sottolinea il grande lavoro di Frank. Le bees però hanno piazzato il colpo Kayode, dandogli spazio cedendo Roerslev. Un acquisto interessante dell’ex Fiorentina. Arrivo che si unisce alle permanenze di Wissa, Mbeumo ed il rinnovo di Damsagaard. Un ottimo lavoro a Londra

BRIGHTON: VOTO 6.5

Il Brighton anche in questa sessione non ha badato a spese, e come sempre lo ha fatto investendo sui giovani. Interessantissimo l’acquisto di Tzimas, cercato da tante squadre, ma preso per 25 milioni e lasciato al Norimberga, Giuste lasciar partire Barco, Enciso e Ferguson. Gli utlimi due sono dei grandissimi talenti, ed i prestiti ad Ipswich e West Ham, possono solo che fargli bene. Adesso Hurzeler spera di recuperare i tanti infortunati

CHELSEA: VOTO 6

Il Chelsea per una volta ha scelto la via della tranquillità. Probabilmente è la scelta giusta. Maresca sta riuscendo nel difficlissimo compito di trovare 14-15 giocatori fissi sui quali puntare, e le scelte stanno pagando. Andare a rinfoltire una rosa già lunghissima avrevve creato cunfusione. In questa direzione vanno le partenze di Felizx, Veiga e Casadei. Ottimi giocatori, ma che Maresca ha deciso di non impiegare. Si punta tutto sul tecnico italiano

CRYSTAL PALACE: VOTO 5.5

Chiaramente il Palace è un’altra di quelle squadre che è in un limbo. Troppo lontana dalla zona salvezza, ma anche da qualsiasi ambizione europea. Però si poteva fare meglio, Doucourè si è infortunato fino al termine della stagione. Chalobah è stato richiamato dal Chelsea, ed in difesa non è arrivato nessuno. Certo, il trio Richards, Guehi e Lacroix sta rendendo benissimo. Ma un’alternativa a centrocampo oppure dietro avrebbe aiutato Glasner. Interessante l’arrivo davanti di Esse, andato già a segno

EVERTON: VOTO 5.5

Il vero colpo di mercato l’Everton l’ha fatto riportando a Goodison Park David Moyes. Ma è anche vero che da una proprietà appena arrivata come i Friedkin ci si aspettava qualche botto in più. I maggiori cambiamenti sembravano dover arrivare in avanti, ma Moyes sembra puntare su Beto. L’unico arrivo è quello di Alcaraz. L’argentino può portare qualità a centrocampo. La fascia destra poteva essere rinforzata, vedremo se il tecnico ex West Ham riuscirà a far risplendere il talento di Lindstrom, molto in ombra con Dyche.

FULHAM: VOTO 6

Eravamo tentati di assegnare il senza voto. Il Fulham ha scelto di non fare nulla, ma proprio nulla. Se non esce nessuno non entra nessuno, per usare una citazione. Anche se alla fine a Craven Cottage qualcuno sta arrivando, anzi sta tornando. Willian è la carta in più nel mazzo di Marco Silva, qualità in più sulla trequarti. Certo il Fulham ha una clssifica che forse permeterebbe di sognare, e il lavoro di Silva andava premiato in modo diverso

IPSWICH TOWN: VOTO 7

Voto non semplice quello dei tractor boys. La squadra di McKenna ha perso una gara pesantissima contro il Southampton. I rinforzi sono arrivati, soprattutto davanti. Philogene e Enciso possono davvero dare la svolta, ed anche un po’ di supporto a Delap. Dietro è arrivato Godfrey, elemento utile. I soldi sono stati spesi, anche se forse un altro acquisto in difesa oppure in mediana non avrebba guastato. Il mercato è comunque buono

LEICESTER: VOTO 4.5

Qui non ci andiamo troppo leggeri. Le foxes erano obbligate ad intervenire in questo gennaio. Van Nistelrooy sta cercando di lottare il più possibile, ma la rosa ha un clamoroso bisogno di un upgrade in avanti. Ayew e Decordova-Reid non bastano. La società però non naviga in grandi acque, e le limitazioni economiche si sono fatte sentire. Alla fine l’unico arrivo è quello di Coulibaly, troppo poco. L’Ipswich si è rinforzato, e come vedremo lo ha fatto anche il Wolverhampton. Adesso il Leicester rischia grosso.

LIVERPOOL: VOTO 5.5

Il voto non è per la campagna acquisti. I reds avevano bisogno di pochissimo, se non di niente. La squadra è completa in ogni reparto, con tante scelte per Slot. Non si può non considerare i 3 rinnovi in ballo di Arnold-Salah e Van Dijk. I primi due sembrano ormai lontani da Anfield. L’olandese potrebbe essere davvero l’unico in grado di poter prolungare, anche se pure su di lui tutto tace. Perdere a parametro 0 tre big del genere è un peccato mortale

MANCHESTER CITY: VOTO 8

Probabilmente siamo scontati, ma non poteva essere altrimenti. La regina di questo inverno è senza dubbio il Manchester City. Rivoluzione doveva essere, e rivoluzione è stata. Il grande ciclo dei pretoriani di Guardiola sembra essere arrivato al termine. Walker è andato via, ed i senatori come Ederson, De Bruyne, Gundogan e Stones stanno faticando. E allora dentro forze fresche, giovani, e soprattutto moderni, come vuole Pep. Il catalano spende, ma come sempre lo fa a suo modo. Comprando giocatori da modellare, e non campioni già fatti e finiti. Sarà interessante vedere come si inseriranno Marmoush, Reis, Khusanov e Nico nel suo sistema. Piccolo appunto, forse si meritava dello spazio in prestito McAtee. Il ragazzo non è più giovanissimo e di talento sembra averne

MANCHESTER UNITED: VOTO 5.5

Non siamo troppo severi con i red devils. Questo per un motivo, la sensazione è che il nuovo corso di Amorim sia appena iniziato. La stagione in campionato è deprimente, e spendere troppo per cercare un posto in Conference non ha molto senso. Positivo l’arrivo di Dorgu sulla sinistra, il danese sembra il mix perfetto di fisicità e duttilità che piace ad Amorim. Il resto però è stato abbastanza caotico, a partire dalla gestione del duo Rashford-Garnacho, passando per i disperati tentativi di prendere un trequartista a fine mercato

NEWCASTLE: VOTO 5

Qui il vero protagonista è il Fair Play Finanziario. Howe sono due sessioni di mercato che non ha rinforzi, e chiaramente questo non è dovuto alle possibilità economiche della società. Le limitazioni sono stringenti, e la rosa è ancora più corta, viste le partenze di Kelly e Almiron. In entrata non si sono registrati movimenti di alcun tipo

NOTTINGHAM FOREST: VOTO 6

Un voto molto difficile da assegnare. Qui vi è il classico dubbio catartico, toccare gli ingranaggi perfetti e rischiare di romperli, oppure conservare tutto? Il Forest ha scelto la seconda strada, non acquistando nessuno, se non il portiere Hennessey. C’era stata un’offerta per Wissa, rispedita al mittente. L’unica cessione è stata quella di Ward Prowse, richiamato dal West Ham. Toccare qualcosa a Nuno Espirito Santo era un rischio troppo grande, anche se forse una piccola alternativa in più davanti ci poteva stare

SOUTHAMPTON: VOTO 6.5

Può sembrare un voto strano. Nel sud dell’Inghilterra non sono arrivati nomi importanti, ma è giusto così. 9 punti sono davvero pochissimi per sognare in modo concreto una salvezza. Per questo probabilmente Juric e la società hanno già programmato la prossima stagione, con acquisti giovani e di prospettiva come Sanda, Takaoka e Welington. Curiosità per il colpo più costoso, quello di Gronbaek dal Rennes. Può giocare sia mezz’ala che trequartista nello schema del tecnico ex Roma

TOTTENHAM: VOTO 6+

Il Tottenham era una delle squadre più bisognose di rinforzi. Gli infortuni hanno falcidiato Postecoglou, dalla difesa all’attacco. Il problema è che fino al 2 febbraio è arrivato solo Kinsky. Per vedere i veri colpi abbiamo dovuto attendere fino alla fine, con Danso e Tel. La coppia di acquisti è di livello, l’ex Lens è un ottimo difensore, dotato di leadership, un ottimo piede, e capacità di difendere sul lungo. Tel è un talento di altissimo livello, che alla fine ha detto si agli spurs. Mezzo punto in più per il riscatto inserito, prenderlo in prestito secco sarebbe stato una sorta di piacere al Bayern. Manca però un altro difensore, ed un centrocampista, un uomo che riesca a dare qualità e non solo quantità nel mezzo al campo

WEST HAM: VOTO 5

Gli hammers dovevano fare di più. Potter è in emergenza totale in difesa, ed è costretto a schierare Coufal e Cresswell nella linea a 3. Inoltre il Wesst Ham ha cercato disperatamente per tutto gennaio una punta, sondando ed offrendo per i profili più vari. Alla fine però Potter si è dovuto accontentare di Ferguson, talento del Brighton in cerca di riscatto, in prestito. Troppo poco, anche se le impellenze di classifica non erano così grandi

WOLVERHAMPTON: VOTO 7

Qui invece le impellenze c’erano eccome. La classifica è ancora delicata per gli uomini di Pereira. Il portoghese però sta facendo un buon lavoro, e la società lo ha aiutato. 50 milioni sono stati spesi per rafforzare la rosa, sia in difesa che a centrocampo. Dal Reims è arrivato il duo Agbadou (già titolare fisso dietro) Munetsi. L’altro acquisto e Djiga, un centrale. L’intento è chiaro, la difesa aveva bisogno di aiuto. Killman non era stato sostituito bene in estate, e si vede. Infine non possiamo non citare il rinnovo di Cunha. Il brasiliano è il top player dei Wolves. Chiaro il prolungamento non significa permanenza estiva, ma mette a tacere le voci per questi delicati mesi di campionato