Qui sotto vogliamo riproporvi un interessantissimo articolo di calcioefinanza.it focalizzato esclusivamente su uno degli attuali top club della Premier League come il Manchester City. L’evoluzione e la crescita del club ma anche allo stesso modo del brand e del merchandising della squadra dei Citizens grazie all’operato e la visione di Ferran Soriano.
Al termine del proprio lavoro nel Barcellona,Soriano è rimasto lontano dal calcio fino a Settembre 2012, quando è stato chiamato dallo Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, in seguito l’allontanamento del CEO Garry Cook, famoso per aver contribuito in prima persona alla creazione del brand Jordan per Nike.
Soriano trova un terreno molto più pronto a recepire e sfruttare la sua esperienza, perché il City è un club già pieno di campioni voluti da Mancini e da un struttura manageriale di livello.
Prima dell’arrivo dell’ex vicepresidente culé, l’Abu Dhabi United Group dello sceicco Mansour (acquistato il club nel Settembre 2008 per £ 210 mln) aveva visto il proprio club collezionare una serie impressionante di “rossi” (-£ 509,2 mln la perdita netta cumulata tra il 2008-09 e il 2011-12), pur facendo registrare una crescita esponenziale del fatturato, da £ 87 mln a £ 231,1 mln (+166%).
Purtroppo per le casse blue, per portare subito al top il club lo sceicco aveva pesantemente investito non solo nelle infrastrutture e tra le scrivanie, ma soprattutto in campo(sparando subito il botto Robinho per € 42 mln, dopo un lungo, ma inefficace inseguimento a Kakà): questo è testimoniato da valori elevati per gli “Ammortamenti giocatori” e il “Costo personale” (+144%), voce che ha sempre superato il fatturato realizzato tranne che nella stagione 2011-12. Per lo meno questi sforzi avevano portato a riempire l’Etihad Stadium, ma soprattutto a 1 Premier League e 1 FA Cup.
Decide così di ingaggiare Ferran Soriano, che sbarca a Manchester insieme a tutta la sua squadra per portare le best practices catalane sia dietro le scrivanie che nella struttura operativa. Guardando all’organigramma del City ad oggi assistiamo a una “catalanizzazione” con manager provenienti da multinazionali del marketing e dallo stesso Barcellona: ritroviamo, tra gli altri, il braccio destro dell’area sportiva Begiristain; Esteve Calzada nel ruolo di Senior Advisor dell’area Marketing e Commerciale; Omar Berrada, attuale COO; Francisco López, come Business Director; Rodolfo Borrell, come International Technical Director, il responsabile a La Masia della maturazione di Messi e Fabregas.
Soriano applica quindi il proprio metodo anche al City per innescare il circolo virtuoso. Per prima cosa, grazie anche ai ricavi molto alti (dal 19° al 6° posto nella Deloitte Football Money League, seconda inglese dietro ai cugini dello United), mette a disposizione di Mancini prima, e Pellegrini poi, i migliori giocatori in circolazione, con il grande merito di riuscire a contenere i loro stipendi, fino a raggiungere il rapporto magico nel 2014-15 (….)
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