Il Chelsea ha superato i limiti imposti dalla UEFA sulle perdite finanziarie relative alla scorsa stagione, poiché l’organismo europeo non ha accettato che il club considerasse come ricavo la vendita della squadra femminile a una società collegata, per un valore record di 200 milioni di sterline.
Secondo quanto riportato dal Sunday Times, il Chelsea sta negoziando con la UEFA un accordo che potrebbe prevedere una sanzione economica e l’introduzione di un piano di spesa controllato per i prossimi tre anni. Questo piano potrebbe anche includere sanzioni più severe, come l’esclusione dalle competizioni europee per una stagione, nel caso in cui si verifichino ulteriori violazioni. La UEFA dovrebbe rendere pubblico l’esito di questo accordo verso metà maggio.
A differenza della Premier League, la UEFA non consente ai club di dichiarare come entrate le vendite effettuate tra società appartenenti allo stesso gruppo. Oltre ai 200 milioni provenienti dalla cessione della squadra femminile alla società collegata Blueco 22 Midco Ltd (che ha generato un utile contabile di 198,7 milioni secondo i documenti pubblicati da Companies House), il Chelsea ha anche registrato 76,5 milioni di sterline dalla vendita di due hotel a un’altra società collegata, avvenuta nel giugno 2023. Anche questa somma deve essere esclusa dal bilancio quando si valutano i parametri UEFA sulle perdite.
La vendita della squadra femminile e degli hotel ha aiutato il Chelsea a rientrare nei parametri della Premier League per quanto riguarda il rispetto delle regole su profitti e sostenibilità (PSR). Lo scorso giugno, i club di Premier hanno votato contro la chiusura di questa scappatoia, che permette di registrare come ricavi le vendite a società collegate.
Tuttavia, i bilanci di Chelsea FC Holdings Ltd avvertono che i 200 milioni derivanti dalla vendita della squadra femminile sono ancora soggetti alla valutazione della Premier League e potrebbero essere ridotti.