Mancano poche ore alla consegna annuale del premio individuale che qualunque calciatore, dal giovane della Squadra Primavera al campione più affermato, sogna di ricevere almeno una volta nella sua vita: il Pallone d’Oro, il premio consegnato al calciatore che durante l’anno solare è stato il miglior calciatore del mondo.
Quest’anno, a contenderselo, ci saranno i “soliti” Leo Messi e Cristiano Ronaldo più il brasiliano, compagno di squadra della Pulce, Neymar. L’esito sembra già deciso, con l’argentino in vantaggio sui due avversari (qualche giorno fa sul sito della FIFA è comparso per errore il suo nome come vincitore, scherzo di un buontempone o spoiler di un finale già scritto?) per la consegna del premio assegnato da giornalisti, capitani e commissari tecnici delle nazionali.
Ma saltiamo lunghi e noiosi discorsi sui regolamenti e i criteri e passiamo alla sua storia, fin dall’inizio andata di pari passo con la nostra amata Premier League…
1956-1971: DA STANLEY MATTHEWS A GEORGE BEST, È AMORE A PRIMA VISTA
La consegna del primo Pallone d’Oro ad un “arzillo” Stanley Matthews, allora 41enne
Il primo a vincere l’ambito premio fu, all’età di 41 anni, Stanley Matthews, allora centrocampista del Blackpool, che nella sua carriera giocò in due sole squadre, Stoke City e Blackpool, per poi tornare allo Stoke prima di finire la sua carriera, nel 1965, alla tenera età di 50 anni.
L’anno successivo la Premier fu rappresentata dai due gradini più bassi del podio, con Billy Wright del Wolverhampton e Duncan Edwards del Manchester United, a guardare dal basso Alfredo Di Stefano, vincitore con la maglia del Real Madrid.
Dopo qualche anno di pausa, il ritorno sul podio avvenne nel 1961 grazie a Johnny Haynes (terzo posto con il Fulham) e nel 1963 con un altro “bronzo” di Jimmy Greaves (Tottenham). La vittoria tornò nel 1964 con Denis Law, che iniziò il momento migliore tra Manchester United e Pallone d’Oro: dopo di lui lo vinsero Bobby Charlton (1966, e un secondo posto l’anno successivo) e George Best (1968, con Bobby secondo).
Nel 1970 Bobby Moore (West Ham) arrivò secondo, e nel ’71 Best si piazzò al gradino più basso del podio.
1968: George Best presenta all’Old Trafford il suo nuovo “soprammobile”
1972-2000: C’ERAVAMO TANTO AMATI
Gary Lineker e la cosa più simile ad un Pallone d’Oro che abbia potuto conquistare (che comunque non è poco, anzi!)
Dal 1972 al 2000 Pallone d’Oro e Premier League non hanno avuto un buon rapporto, con il periodo tra ’72 e ’76 in cui non si sono nemmeno annusati l’un l’altra.
Nel ’73 Ci prova Kevin Keegan (Liverpool e Amburgo), arrivando però solo secondo, nell’83 Kenny Dalglish (Liverpool) subisce la stessa sorte, lasciando ad Allan Simonsen (Charlton e Velje, Danimarca) il terzo posto. Nel 1986 Gary Lineker passa dall’Everton al Barcellona e arriva secondo (vincerà “solo” qualche Scarpa d’Oro).
Nuova pausa fino al 1993, ed è Eric Cantona a riavvicinare il massimo campionato inglese al massimo titolo individuale, ma per l’allora numero 7 del Manchester United fu solo terzo posto. Nel ’95 e ’96 saranno rispettivamente Jurgen Klinsmann (secondo posto con Tottenham e Bayern Monaco) e Alan Shearer (terzo, Blackburn e Newcastle) a provarci, arrendendosi però a George Weah e Matthias Sammer, e per ultimo David Beckham, nel 1999, accarezza il Pallone con il Manchester United, arrivando solo secondo.
Genio e sregolatezza, Eric Cantona ha vinto il “Pallone d’Oro” della Premier League, ma non quello mondiale
2001-2008: RITORNO DI FIAMMA?
Il soprammobile di Michael Owen è un po’ più ingombrante di quello di Best, ma lui non sembra lamentarsi
Nel 2001 il Pallone d’Oro torna finalmente in Premier, ad un inglese: lo vince infatti Michael Owen, il Wonder Boy, grazie alle vittorie su tutti i fronti ottenute con il Liverpool. E’ solo un fuoco di paglia: nel 2002 il campionato d’oltremanica è di nuovo dimenticato, nel 2003 Thierry Henry (Arsenal) si arrende allo juventino Nedved, che apre un miniciclo vincente per i giocatori del Belpaese.
Nel 2005 al secondo e terzo posto ci sono Frank Lampard e Steven Gerrard, che chinano il capo al primo extraterrestre del calcio moderno: Ronaldinho.
L’anno successivo ancora Titì Henry accarezza il podio, sconfitto, a causa del Mondiale in Germania, da Cannavaro e Buffon.
È infine del 2008 l’ultimo riconoscimento “inglese” del Balòn d’Or: dopo il secondo posto del 2007, Cristiano Ronaldo vince campionato e Champions League con il Manchester United e si vede assegnato il primo Pallone d’Oro della sua carriera, con Fernando Torres (Liverpool) al terzo posto.
CR7 e il suo primo Pallone d’Oro, l’ultimo dato ad un militante in Premier League
2009-2015: SE MI LASCI NON VALE
Messi stacca tra Vidic e Ferdinand (non due tappetti), segna e vola verso il suo pianeta; van der Sar non è per niente contento
Nel 2009 comincia l’era degli extraterrestri: Guardiola vince il triplete con il Barcellona e trasforma i blaugrana da una buonissima squadra ad un gruppo di fenomeni illegali, spostando Lionel Messi da ala destra a “falso 9”, il primo della storia. Inutile dire, è storia conosciuta a tutti, che sarà proprio lui a vincere il Pallone d’Oro, battendo in finale di Champions League Cristiano Ronaldo e il Manchester United. Durante quell’estate il portoghese forzerà il suo trasferimento al Real Madrid, allontanando per anni la possibilità di un giocatore della Premier di accarezzare il grande premio.
Questo perché da allora fino al 2014 il podio sarà sempre occupato da giocatori della Liga spagnola, tranne la “macchia” tedesca lasciata da Manuer Neuer lo scorso anno. Messi fa poker 2009-10-11-12, Ronaldo vince 2013 e 2014.
Lo scettro di campionato più forte del mondo passa da quello inglese a quello spagnolo, con buona pace di Rooney & Co.
Messi e la sua collezione di soprammobili
2016-2020 E OLTRE: FUTURI (POSSIBILI) MATRIMONI
Ronaldo vince l’ultima edizione, Henry lo guarda sconsolato
Anche la cerimonia di stasera premierà un giocatore del campionato spagnolo, che ad oggi è il più spettacolare del mondo e quello che, in ogni caso, culla i giocatori più forti del mondo. Ma chi, tra i giocatori della Premier, potrebbe sperare di aggiudicarsi il Pallone d’Oro nei prossimi anni?
Tra i giocatori che adesso ci militano potrebbero vincerlo, forse, in tempi più o meno brevi, solo Eden Hazard e Sergio Aguero, semplicemente perché, qualitativamente parlando, sembrano una spanna sopra a tutti gli altri. Passi che il belga del Chelsea sta vivendo un momento difficile, ma con un suo passaggio ad un’altra squadra (Real Madrid, PSG e Manchester City su tutte) potrebbe ritrovare lo smalto perduto. Poco più “in là” ci sono in agguato giocatori come Romelu Lukaku, Harry Kane e Raheem Sterling, ma ne hanno ancora di strada da fare.
Fatto sta che l’unico modo che pare avere una inglese per vedere un proprio giocatore vincere il Pallone d’Oro in tempi brevissimi è uno solo: ingaggiare uno degli extraterrestri militanti nella Liga. Messi, Ronaldo, Suarez, Neymar, Bale… Quale scegliere, in fin dei conti, è una scommessa: il campionato inglese è molto diverso da quello spagnolo, forse Messi al Manchester City non avrebbe lo stesso killer instinct mostrato in blaugrana; Ronaldo tornando all’Old Trafford sarebbe comunque un giocatore molto diverso di quello del 2009; Neymar farebbe più fatica a saltare l’uomo su “campi sempre bagnati dalla pioggia” (parole sue).
Sono tutti scenari possibili, difficili da prevedere ora come ora, e chissà quante sorprese calcistiche ci saranno di qui al prossimo anno.
Intanto godiamoci la premiazione di stasera, e un anno intero di gol, assist, dribbling, errori e colpi di scena.
Il resto si vedrà.
La così detta “MSN”: basta guardarli giocare insieme per arrendersi all’istante
RUGGERO ROGASI