31 Marzo 2016,ore 14.30

FOCUS CP – Leicester City, diventare campioni nella mentalità: l’ultimo insegnamento di Ranieri

Leicester esultanza 1

 

Claudio Ranieri finora ha condotto la propria squadra verso la sua stagione più importante di sempre. Praticamente quasi sempre in testa al campionato, il Leicester City ogni domenica scende in campo con spensieratezza e determinazione e raggiunge il proprio obiettivo: i tre punti. Adesso mancano solamente 7 gare alle Foxes per arrivare realmente al titolo. I punti che li distaccano dal Tottenham, attualmente secondo in solitaria, sono solo cinque. D’ora in poi però arriverà il momento più difficile, sia per il tecnico che per i giocatori stessi: dover dimostrare di esser campioni con la testa.

Nelle settimane scorse Claudio Ranieri ha dichiarato più volte alla stampa che da qui alla fine del campionato li attendono “sette finali”. Sette gare “secche” dove non è importante guardare chi è l’avversario, ma scendere in campo con la convinzione di poter e volere ottenere il risultato. E’ il concetto del “vincere perchè devi vincere“, lottare e dare il massimo per battere il proprio avversario sapendo di aver praticamente solo un risultato su tre a disposizione: la vittoria.

 

Durante tutta la stagione il Leicester ha ricevuto elogi e complimenti dagli addetti ai lavori, i colleghi, la stampa ed anche all’estero è divenuto una sorta di movimento mediatico, attirando tutti gli appassionati di calcio grazie al loro cammino e l’impresa fin qui sostenuta. Il tecnico romano nelle prossime settimane dovrà lavorare essenzialmente sull’aspetto mentale dei suoi uomini. Si’ perchè se sei il Barcellona è facile andare in campo e vincere sempre. Una squadra eccezionale, dotata di grandi giocatori che vince ed è abituata a vincere. Con questo non vogliamo paragonare il Leicester al Barcellona (ci mancherebbe), ma è li’ che il club inglese dovrà dimostrare di esser cresciuto e di credere fortemente nei propri mezzi. Ragionare da grande squadra, avere un obiettivo ben preciso da raggiungere, mantenere il distacco su inseguitrice accanite e affamate quanto loro di impossessarsi della testa della classifica e, al triplice fischio, festeggiare ed esultare assieme a propri compagni. No, non è facile vincerle sempre e tutte. Non è facile per i top club, che quest’anno non hanno mai dato grandi segnali di “strappo” e non lo è nemmeno per un Leicester caratterizzato da una rosa fatta di meravigliose scoperte e piccole scommesse andate in porto.

 

E’ proprio li’ che dovrà lavorare Claudio Ranieri, sulla testa dei giocatori. Dovrà esser bravo a caricare e responsabilizzare la squadra, senza che quest’ultima si esalti troppo. Nelle ultime due gare di campionato il Leicester ha si’ ottenuto sei punti contro avversari come Norwich e Newcastle ma, al di là del risultato, è apparso un pò più “timoroso” nei minuti finali. Una sorta di “tremarella”, come quella tremarella che a volte colpisce i corridori. Ti prende sul finale del tuo sprint, ti viene alle gambe quando sai di esser vicino ad un qualcosa di straordinario e che allo stesso tempo però è facile che tu possa anche perderlo. Manca ancora un pò prima di poter dire “E’ finita!” e ancora ci sono avversari di degno rispetto da affrontare e trasferte e stadi impegnativi in cui andare a giocare. A iniziare dal Southampton, poi Sunderland, West Ham, Swansea, Manchester United, Everton e finire con  il Chelsea a Stamford Bridge. Quattro gare in casa e tre trasferte. Non c’è da pensare se sono avversari ostici o meno, se il Tottenham o le altre inseguitrici hanno un calendario più facile. C’è da mantenere alta la concentrazione con un tocco di spensieratezza e divertimento. Il Leicester, come detto da Ranieri, deve fare la corsa solo su stesso, proprio come un modesto corridore dei 100 e 200 metri. Serve correre e dare tutto se stessi, senza alzare lo sguardo per vedere se l’avversario nella corsia affianco ti si avvicina. Puntare fino in fondo con testa e gambe per tagliare quel traguardo prima di tutti, per tagliere quel traguardo per la prima volta. Per mesi il Leicester è stato definito come la favola della Premier League, la “Cenerentola” del calcio attuale, la squadra del “speriamo che se la cavino“. Sette partite per dimostrare di avere fame più di prima, più di chiunque altro verso quel “traguardo” tanto sperato e che, con il passare del tempo, si sta facendo sempre più grande e definito. Perchè tagliare un traguardo del genere per primi sarebbe un risultato storico ed una soddisfazione inappagabile per chi corre e vuole vincere. Proprio come quel corridore, proprio come il Leicester City.

 

LEONARDO VIGNOZZI