29 Marzo 2016,ore 12.00

FOCUS CP: Conte al Chelsea tra mercato, formazione e campionato

Conte

Antonio Conte, ct della Nazionale ed ex allenatore della Juventus, ha annunciato che alla fine dell’Europeo in Francia lascerà la guida della Nazionale, presumibilmente per prendere le redini di un club. 

Era nell’aria da tanto tempo questa dichiarazione, così tanto che, alla fine, quasi quasi non è nemmeno inaspettata.

Questo perché uno come lui, con il suo temperamento e la sua voglia di combattere, non può limitarsi a guidare una squadra 5-6 volte l’anno. È come un leone in gabbia. O, come ha detto lui, un auto in un garage.

Quasi una fuoriserie, mi sento di aggiungere.

Un allenatore che prende una squadra e la porta allo scudetto per tre anni consecutivi dopo tanta Serie B non è uno sprovveduto, non è una normale utilitaria, continuando sulla sua metafora.

Inutile dire, poi, che sulle sue tracce ci sia il Chelsea di Abramovich. Sembra tutto quasi fatto, manca solo la firma, se non è già stata data sottobanco.

E tra voci di mercato e quant’altro, la domanda può venire in mente è “Quali saranno i cambiamenti che Conte apporterà alla rosa dei Blues?”.

Perché tra una notizia e l’altra, di cui alcune che sembrano veramente campate in aria, qualcosa di reale o almeno verosimile c’è.

Non è un segreto, per esempio, che Conte abbia dei suoi fedelissimi. Lo ha dimostrato ai tempi della Juventus, lo sta dimostrando adesso in Nazionale (convocando, tra l’altro, i fedelissimi della Juve), quindi è chiaro che cercherà di portare a Londra alcuni dei suoi pupilli.

Nei suoi tempi bianconeri, in più, aveva dei pallini di mercato che non poteva permettersi per le casse della società, mentre ora, con un magnate russo abituato a spendere e spandere sul mercato alle sue spalle, avrà sicuramente meno difficoltà ad accaparrarsi i giocatori desiderati.

Quindi, lasciando stare le normali voci che possono arrivare, come per esempio i vari Messi, Ronaldo e Neymar, partiamo dai giocatori più amati dal tecnico.

Inutile dire che ha sempre amato Bonucci. Il difensore bianconero è stato cullato e cresciuto nel suo periodo bianconero fino a trasformarlo in un vero leader della difesa insieme a Chiellini e Barzagli. Perché non pensare quindi che con Terry in partenza, Leonardo non possa essere il primo vero obiettivo? Reputo meno verosimili, invece, eventuali interessamenti per gli altri difensori della Juve e per Buffon, sia per questioni d’età, sia per questioni di cuore, sia per questione di giocatori già in Blues (a Stamford Bridge, in difesa, sono già presenti Cahill e i giovani e promettenti Zouma e Miazga, oltre a Courtois e Begovic).

 

Bonucci Conte Italia
Leonardo Bonucci ed Antonio Conte in conferenza stampa

 

Per il ruolo di terzino destro, con Ivanovic che ha rinnovato ma dato sempre in partenza, probabilmente potrebbe fare un tentativo per Alessandro Florenzi, chiamato regolarmente in Azzurro. C’è da vedere però la volontà del giocatore, molto legato ai colori giallorossi.

A centrocampo, manco a dirlo, c’è Paul Pogba, lanciato proprio da Conte dopo il suo arrivo dal Manchester United. Il francese sta crescendo e migliorando, per lui si preannuncia un’asta milionaria in estate, con Barcellona, Real Madrid e Manchester City in prima fila, ma nulla toglie che Abramovich possa lasciarsi convincere a fare un tentativo e, chissà, Paul potrebbe accettare la destinazione con in panchina uno dei suoi mentori.

 

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Conte e Pogba, stretta di mano ai tempi della Juventus, dove il pugliese lanciò il ragazzino francese

 

Un vecchio pallino del ct, a dire il vero, potrebbe ritrovarselo in casa. A più riprese, infatti, Conte ha cercato di trattare con la Fiorentina per Juan Cuadrado. Che, ironia della sorte, al momento è proprio alla Juventus in prestito con diritto di riscatto dai Blues. I bianconeri vorrebbero trattenerlo, magari anche con uno sconto, il colombiano sembra felice a Torino e ricorda quasi con dispiacere le pochissime occasioni avute con Mourinho. Forse con Antonio le cose potrebbero cambiare, ma è anche vero che, con lui, o dai sempre il massimo o non giochi.

 

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Juan Cuadrado, da sempre pupillo di Conte

 

Altro pallino, adesso “in casa”, è il trequartista brasiliano Oscar, più volte vicino ad accasarsi alla Juventus (almeno a parole) ma mai davvero trattato. Il 24enne sembra sempre essere pronto al definitivo salto di qualità, ma poi fallisce nel momento clou, rimandando il discorso al successivo exploit. Per l’attacco, anche se sembrano affari quasi fantacalcistici, occhio a Benzema e Ibrahimovic. Convincere due giocatori del genere ad almeno una stagione senza Europa che conta non è facile, ma non li credo degli affari impossibili: il francese potrebbe trovare poco spazio a Madrid nel caso arrivasse uno tra Lewandowski e Aubameyang, lo svedese invece è affascinato da un’esperienza inglese, sembra vicino allo United, ma chissà… Poi metterei Gonzalo Higuain, anche lui tra i più difficili per la concorrenza che ci sarà per il Pipita. Più alla portata potrebbero sembrare invece Harry KaneRomelu Lukaku e Mauro Icardi ma Tottenham e Everton potrebbero farsi pagare molto cari i propri gioielli, mentre per l’argentino dovremo aspettare il piazzamento dell’Inter. Infine Edinson Cavani che, nonostante la futura partenza di Ibra dal PSG, non pare intenzionato a continuare la sua avventura a Parigi.

Questi sembrano i colpi più verosimili per un Chelsea targato Antonio Conte.

Saranno da vedere anche le varie partenze: Falcao e Pato non verranno riscattati, Remy e Diego Costa potrebbero non piacere al tecnico, Mikel, Matic e Pedro sembrano in partenza.

E poi c’è Eden Hazard. Indubbiamente la stella della squadra e il giocatore più talentuoso della rosa, incappato in una stagione da dimenticare. Per lui ci sono le sirene di PSG e Real Madrid, il belga sembra apprezzare ma, con un nuovo allenatore di questa caratura, le cose potrebbero cambiare.

 

Eden Hazard Chelsea
Eden Hazard, stella del Chelsea di Hiddink

 

Passiamo al modulo. Nei suoi anni a Torino, Conte ha varato e confermato un 3-5-2 che in Italia ha fatto scuola, ma che piano piano è passato di moda e in Europa non ha mai davvero affondato.

Più probabile, quindi, che decida di mantenere il classico 4-2-3-1 britannico o addirittura il 4-3-3, (più probabile il primo), sempre tenendo considerati i giocatori disponibili e la voglia del tecnico di cambiare il modo di far giocare le sue squadre.

Finiamo con i potenziali obiettivi in campionato.

Inutile dire che Conte vorrà, da subito, lottare per il titolo.

Con tutta probabilità prenderà un Chelsea fuori dalle coppe europee, anche se un piazzamento valido per l’Europa League è ancora alla portata, ferito e deluso della stagione appena finita.

Non molto lontana, se ci pensiamo bene, alla situazione della sua prima Juventus. Juventus che, poi, ha dominato la Serie A senza perdere nemmeno una partita di campionato.

Difficile quindi non vederlo in lotta, sul campo e (perché no?) anche mediatica con il Manchester City di Guardiola e il Manchester United di Mourinho, oltre ai vari Tottenham, Arsenal, Liverpool e (perché no?) Leicester.

Per una Premier League che si arricchisce di talento non solo in campo, ma anche in panchina. Quasi una gara tra auto sportive, che nessuno lascerebbe a prendere polvere in un garage.

 

RUGGERO ROGASI