31 Gennaio 2025,ore 14.00

English Stadiums: La storia dell’iconico Highbury Stadium

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Buongiorno amici di Calciopremier. Oggi apriamo una nuova rubrica sul campionato più bello del mondo: English Stadiums. In questa rubrica, parlerò di quelli che sono e sono stati gli stadi più iconici della Premier League, raccontandone le storie, gli aneddoti e gli avvenimenti più importanti che sono accaduti in tali impianti.

Da qualche parte bisogna pur partire. Perciò, come primo stadio per aprire questa nuova rubrica, parlerò dell’iconico Arsenal Stadium, meglio conosciuto come Highbury. La vecchia casa dell’Arsenal.

UNA STORIA CHE INIZIA 112 ANNI FA

Costruito nel 1913 secondo il progetto del maestro degli stadi Arcibald Leitch, l’impianto, creò subito delle controversie prima ancora che la  sua costruzione fosse ultimata. Forse in pochi di voi lo sanno, ma all’origine del sentitissimo North London Derby fra Arsenal e Tottenham, c’è proprio la costruzione di questo stadio e il conseguente trasferimento dei gunners nell’impianto. Infatti prima di approdare ad Highbury, i gunners (chiamati al tempo Woolwich Arsenal), avevano il loro quartier generale nel sud di Londra. Proprio a Woolwich (dove vennero fondati nel 1886). Il loro trasferimento a nord, comportò l’ira dei club già presenti nella zona, fra cui proprio il Tottenham Hotspur. Dando così origine ad una delle rivalità più sentite nella capitale britannica. Del progetto iniziale di Leitch, rimase quasi subito ben poco. Difatti, negli anni 30 lo stadio subì la prima delle due più grandi ristrutturazioni. Questa ristrutturazione, comportava il rifacimento delle due tribune di Letich, con la costruzione delle nuove East e West Stand in stile Art Deco (come anche le vediamo oggi). Ciò venne fatto per rivaleggiare il nuovissimo e impattante impianto costruito a Birmingham nel 1932: il Villa Park. Inoltre, venne posto un orologio in cima ai nuovi spalti della curva sud, che venne perciò rinominata la Clock End.

INNOVAZIONE E TRADIZIONE

Durante la secondo guerra mondiale, lo stadio venne usato come rifugio anti aereo. Durante un bombardamento, la North Bank venne distrutta, e, solo nel 1956, il settore tornò pienamente in funzione. Nel 1951 lo stadio, fu il primo impianto di Division One ad avere i riflettori montati, con l’amichevole contro l’Hapoel Tel-Aviv che fu la prima occasione in cui si poterono vedere in azione. Inoltre, solo nel 1964 venne introdotto il riscaldamento sotterraneo; nel 1966 l’impianto ha per giunta ospitato un match di Boxe valevole per il titolo mondiale fra l’indimenticabile Muhammad Ali  e Henry Cooper, vinto dal primo. Nonostante ciò, per molte altre cose l’Highbury non eccelleva in modernità. Per esempio, per volere della proprietà, fino al Taylor Report del 1990 non venne installato nessun tipo di recinzione per il perimetro di gioco, nemmeno durante il periodo più duro degli Hooligans.

LA FATICA PER STARE AL PASSO COI TEMPI

Come già detto, nel 1990 venne pubblicato il Taylor Report in risposta alla drammatica strage di Hillsborough  di un anno prima, che causò quasi un centinaio di morti. In questo rapporto veniva caldamente raccomandato che gli stadi avessero solamente posti e sedere, senza più le iconiche gradinate che ancora oggi possiamo vedere in Bundesliga. Di conseguenza la capienza di Highbury, che di media riusciva ad ospitare anche 50.000-60.000 persone, crollò drammaticamente a 38.419. Tanto che nelle stagioni ’98-99 e ’99-00, le partite di Champions League vennero giocate nel vecchio Wembley; prima che anch’egli venisse buttato giù per dare vita allo stadio che sorge sullo stesso sito, oggi.

UN ADDIO SOFFERTO

Nonostante la riluttanza del club a lasciare lo storico impianto, il trasferimento da Highbury era ormai l’unica soluzione valicabile. Difatti, a causa dei vincoli sulla East Stand e a causa delle zone residenziali vicine, un’espansione era pressoché impossibile. Perciò, a malincuore, la dirigenza annunciò che avrebbe costruito un nuovo impianto da 60.000 posti, a meno di un kilometro in linea d’aria dal leggendario impianto. I gunners, continueranno a giocare ad Highbury ancora per qualche stagione. Sempre nell’impianto di Islington gli invincibili, alzarono al cielo la Premier League vinta da imbattuti. E ancora oggi l’ultima premier della loro illustre storia. Il club giocò nell’impianto, fino alla stagione 2005-2006, che venne incentrata completamente sulla celebrazione di quella che fu la casa dell’Arsenal per di 93 anni. Per quell’anno, la squadra usò una divisa con una tonalità di rosso simile a quella che venne usata 93 anni prima durante la prima partita nello stadio. L’ultima partita ufficiale giocatasi fu Arsenal-Wigan vinta 3-1 dalla formazione in casa, che strappò così il pass per la Champions dell’anno successivo. L’ultimo gol ufficiale lo segnò Thierry Henry, il quale dopo aver segnato si inginocchiò a baciare il terreno di gioco.

COSA RIMANE ADESSO

Come da programma, con il trasferimento dei gunners all’Emirates Stadium, l’impianto di Highbury venne parzialmente demolito per far sorgere nuove zone residenziali. Le vincolate East e West Stand, ancora rimangono in piedi. Anche se adesso, non ospitano più spettatori festanti in attesa di vedere i propri campioni giocare. Ma anzi ospitano negozi e abitazioni. La Clock end e la North Bank furono completamente demolite. Lo storico orologio, che sorgeva in cima alla tribuna nord venne trasferito fuori dal nuovo Emirates (nel 2010 all’interno ne venne eretto uno più grande). Con questa nuova ubicazione, il vecchio orologio “guarda” malinconicamente in direzione del suo vecchio stadio che non c’è più. Memore di un passato glorioso, ma che ormai non gli appartiene.