03 Novembre 2016,ore 12.07

City-Barca, cosa è veramente successo con Messi?

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A distanza di quasi 48 ore non è ancora chiaro cosa sia realmente successo nel post-partita di Manchester City-Barcellona. Le versioni rilasciate da Marca e Mundo Deportivo appaiono infatti diametralmente opposte e non aiutano a fare chiarezza su chi abbia provocato Lionel Messi. Ma vediamo le due versioni in questione: per Mundo Deportivo paiono non esserci dubbi, il colpevole dell’accaduto è Mikel Arteta, attuale vice di Pep Guardiola. Il noto quotidiano ha descritto così lo scenario:

“Vedendo che Messi stava aspettando l’arbitro per muovergli alcune osservazioni, Arteta si è rivolto a lui in questi termini: “Forza imbecille vattene nel tuo spogliatoio!”. E Messi gli ha risposto: “Scemo, fatti vedere in faccia!”. Arteta è quindi rientrato rapidamente nello spogliatoio. Lo stesso Messi, dopo la partita, sarebbe stato rimproverato da un membro dello staff inglese. Aguero, che si è preso la briga di accompagnare il suo amico Leo negli spogliatoi, ha confermato pubblicamente come Messi fosse “alterato”, senza entrare nei dettagli.”

Completamente diverso il quadro disegnato da Marca. In questo caso sarebbe stato Messi a rispondere in malo modo ad Arteta:

La partita è appena finita. All’andata, Arteta è stato insieme a tutti i giocatori del Barcellona, club dov’è cresciuto e dove ha molti amici. La gara è terminata 3-1, giocatori e staff rientrano nel tunnel degli spogliatoi. Messi è lì agitato che aspetta qualcuno. Appena Arteta gli passa vicino, Leo sbotta: “Che succede? Sono diventati campioni o che cazzo è successo?”. I giocatori e lo staff dei padroni di casa, tra i quali c’è anche Arteta, stanno infatti festeggiando una vittoria meritata. Dopo l’inattesa frase di Messi, Arteta gli risponde: “Vattene negli spogliatoi, forza!”. L’intento è quello di evitare sviluppi peggiori, ma senza insulti. Da qui scoppia il caos ed entrano in gioco altri attori per risolvere la questione.”

Insomma nulla aiuta a comprendere cosa sia veramente successo. E probabilmente mai lo sapremo.

 

REDAZIONE

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