Il giovane talento
Myles Lewis-Skelly è un giovane calciatore inglese nato il 26 settembre 2006 a Denmark Hill, Regno Unito. Entrato a far parte dell’Academy dell’Arsenal nel maggio 2015, ha firmato il suo primo contratto professionistico con il club nell’ottobre 2023. Ha debuttato in prima squadra nel settembre 2024 e, da allora, ha collezionato 29 presenze in tutte le competizioni, diventando una figura chiave nel ruolo di terzino sinistro e ha avuto un impatto significativo. Ha disputato 16 partite di Premier League, di cui 11 da titolare, totalizzando 932 minuti in campo e segnando un gol. Ha mantenuto una percentuale di passaggi completati del 94,1%, dimostrando precisione e affidabilità nel possesso palla. In Champions League, Lewis-Skelly ha fatto la storia diventando, all’età di 18 anni, il secondo calciatore inglese così giovane a partire titolare in un quarto di finale, unendosi a Jude Bellingham in questo esclusivo club. È stato schierato nell’undici iniziale contro il Real Madrid all’Emirates Stadium, contribuendo alla vittoria per 3-0 dell’Arsenal. Ha anche rappresentato l’Inghilterra in diverse categorie giovanili. Ha esordito con la nazionale maggiore il 21 marzo 2025, segnando un gol e venendo nominato Man of the Match nella vittoria per 2-0 contro l’Albania. Myles Lewis-Skelly continua a emergere come uno dei talenti più promettenti dell’Arsenal e del calcio inglese, combinando abilità tecniche, maturità tattica e una mentalità determinata che lo rendono un giocatore da seguire attentamente nel prossimo futuro.
Le dichiarazioni di Carragher
Jamie Carragher, opinionista ed ex difensore del Liverpool ha parlato così riguardo al giovane talento:
Parli di terzini e pensi a uno come Trent Alexander Arnold al Liverpool, anche se sono un po’ diversi, non sono terzini normali. Normalmente, in un grande club, quando un giovane emerge, la posizione più facile è probabilmente quella di terzino. Lui è spettacolare come terzino sinistro, a me sembra sempre uno dei migliori giocatori dell’Arsenal. Va a centrocampo e riceve palla con una torsione. È lì che torno all‘arroganza calcistica. E non riguarda la posizione, mi ricorda un po’ Jude Bellingham a quell’età e Rooney.”