Ieri vi abbiamo fatto notare come la Brexit inciderà sui club di Premier League dal punto di vista dei permessi di soggiorno dei tesserati extracomunitari.
Ma c’è anche un aspetto di non poco conto da tener d’occhio: il valore della sterlina!
Da ieri, infatti, la moneta inglese ha perso oltre il 10% del valore rispetto al dollaro (1,33 dollari per sterlina), e anche l’euro ha preso valore.
Cosa cambia nel calciomercato? Tantissimo! Prima di tutto la Premier League rischia di perdere lo strapotere economico che ha sugli altri campionati top, ma anche le monete asiatiche (come lo Yuan cinese) avranno i loro vantaggi.
E sul mercato? Facciamo un esempio: se il valore di Pogba (nome “a caso”, con mezza Premier League sulle tracce del francese) vale 100 milioni di euro, ieri sarebbero bastati 76 milioni di sterline, oggi ne servono 83, e domani potrebbero non bastarne 90! In più i giocatori potrebbero chiedere di essere pagati in euro, al momento più stabile della sterlina, creando problemi dal punto di vista del FFP.
Anche in uscita il mercato sarà vantaggioso per gli altri campionati: con l’euro in crescita, i club potrebbero dover spendere di meno per prendere un esubero di una squadra di Premier, impoverendo ancor di più il campionato britannico.
Ma in tutto questo ricordiamoci di una cosa: i 2,37 miliardi di sterline che i club della Premier League prenderanno dai diritti tv nel prossimo triennio sono comunque una gran bella somma in confronto agli altri introiti europei.
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