Ormai sugli allori dopo le ultime buone prestazioni con tanto di gol decisivi sia contro il Tottenham, sia contro l’Everton, l’ala destra Michail Antonio ha parlato a Sky Sport su alcuni aneddoti e fatti della sua vita, oltre che del momento degli Hammers e di alcuni avversari.
Queste le parole del 25enne inglese.
Sulla semifinale di FA Cup: “Essere in semifinale di FA Cup è bellissimo, ma tutta un’altra storia dev’essere vincerla. Nessuno ricorda la quarta classificata, è vincendola che si entra nella storia”.
Sulla stagione tenuta sin qui dagli Hammers: “Bilic dice che è già di per sé una grande annata, non vuole metterci troppa pressione. Ci dice semplicemente di restare concentrati ad ogni partita, perché ogni tanto ci capita di cominciare male. Dobbiamo solo continuare a fare del nostro meglio e vedere l’esito finale, perché in questa stagione è ancora tutto indeciso. Quando abbiamo battuto il Tottenham ci siamo piazzati ad un solo punto dal quarto posto, ma non dobbiamo distrarci. E inoltre sono un po’ superstizioso”.
Sulle sue esultanze: “Ero seduto nella stanza d’albergo pensando che le mie esultanze sono noiose. Mettevo semplicemente le braccia alzate e correvo. Se invece cambio esultanza ad ogni ree a fine stagione posso vedere qual è la più bella. Quando ho fatto quella alla Homer Simpson mi hanno chiesto cosa stessi facendo. Ne ho già in mente altre due, le vedrete quando segnerò di nuovo. Dopo chiederò anche ai tifosi, perché le idee finiranno”
Sul quasi approdo al Tottenham: “Quando avevo 14 anni stavo giocando nella mia scuola calcio, e il coach conosceva alcuni degli addetti ai lavori degli Spurs. Una volta ne invitò uno per una partita e, dopo la prestazione, propose a me e ad un mio amico di firmare per loro. Io l’avrei fatto subito, ma mia madre mi fermò perché voleva continuassi a studiare. Non mentirò, ho pianto tanto e le ho anche detto di aver rovinato la ma vita, ma alla fine ho continuato gli studi fino al college e sono cresciuto con la testa a posto”.
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